CONOSCENZE E STRATEGIE PER POTENZIARE L’ABILITÀ DI STUDIO

 

EPISODIO 1: LE DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO SCOLASTICO

A cura di Lorenzo Nari, psicologo e tutor dell’apprendimento

 

1) INTRODUZIONE ALLA SERIE

 

Questa serie di articoli ha come obiettivi quelli di fornire conoscenze per capire più a fondo le difficoltà di apprendimento scolastico (come ad es. quelle legate ai DSA) e la natura dell’abilità di studio, ma anche proporre strategie operative per potenziare tale abilità.

In questo primo episodio di carattere introduttivo, sarà spiegato brevemente cosa si intende per difficoltà scolastiche, quali tipologie esistono e come è possibile provare a gestirle positivamente.

 

2) IN COSA CONSISTONO LE DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO SCOLASTICO?

 

Molti studenti durante la loro carriera scolastica, si trovano ad avere delle difficoltà che possono compromettere ed ostacolare il loro percorso di apprendimento.

Queste difficoltà possono essere causate da vari e diversi fattori, suddivisibili in due macro-categorie: ambientali e personali. I fattori ambientali sono legati al contesto scolastico ed extrascolastico (familiare e comunitario) in cui lo studente si trova a vivere, ed alcuni esempi di tali fattori causali sono lo svantaggio socio-culturale o la scarsa qualità dell’istruzione. I fattori personali, invece, si riferiscono alle caratteristiche individuali dell’alunno, come quelle motivazionali, emotive, cognitive e metacognitive. Ovviamente, non vi è una distinzione netta fra queste due categorie perché esse interagiscono fra loro e si possono influenzare a vicenda, basti pensare al tema della relazione con l’insegnante, dipendente sia da fattori esterni ed interni, oppure all’interazione fra stile di insegnamento e stile di apprendimento.

Le difficoltà, in base alla loro natura, alla loro “forza”, ed alle potenziali implicazioni che hanno in termini di gestione e di benessere dell’alunno, possono essere categorizzate in ORDINARIE ed IMPORTANTI.

 

2.1) COSA SONO LE DIFFICOLTÀ ORDINARIE?

 

Per difficoltà ordinarie si intendono quelle problematiche di apprendimento che possono essere affrontate, e superate, rimanendo nei confini della normale prassi scolastica, ad esempio attraverso una personalizzazione dell’insegnamento e/o l’attivazione di mirate strategie di recupero, a seconda della specifica difficoltà.

Alcuni esempi di difficoltà ordinarie sono: bassa motivazione, scarsa gestione delle emozioni o carenza in termini di conoscenza ed uso di strategie di studio. Queste difficoltà sono potenzialmente temporanee e poco resistenti al cambiamento, a patto che siano correttamente inquadrate e quindi affrontate con delle adeguate misure, anche con l’aiuto di specialisti dell’apprendimento. Infatti, spesso accade che si agisca senza una preliminare analisi del caso che permetta di capire la natura della difficoltà e quindi si intervenga con percorsi poco efficaci, come nel caso in cui si intervenga esclusivamente sul versante disciplinare (ripetizioni ad es.) quando il nucleo della difficoltà è primariamente motivazionale o emotivo.

 

2.2) COSA SONO LE DIFFICOLTÀ IMPORTANTI?

 

Per difficoltà importanti si intendono problematiche di apprendimento più gravi e complesse, per le quali sono previste delle tutele legislative che portano all’attivazione di specifiche procedure cliniche e/o educative su misura che vanno ben oltre la prassi scolastica.

Si tratta degli studenti con BES, ossia con Bisogni Educativi Speciali, i quali presentano una richiesta di speciale attenzione cui la scuola deve saper rispondere. A questa categoria appartengono diversi profili, qui a seguito elencati:

– Svantaggio socio-culturale

– Disabilità intellettiva (DI)

– Disturbi evolutivi specifici (come ad es. i DSA o l’ADHD)

– Funzionamento intellettivo limite (FIL)

– Plusdotazione intellettiva

Rispetto a quelle ordinarie, le difficoltà importanti spesso presentano una maggiore stabilità, cosa che dipende, ovviamente, dalla tipologia del profilo (le difficoltà cognitive con forte base genetica sono quelle più resistenti al cambiamento). Nonostante questo, con opportuni interventi si possono ottenere dei sensibili miglioramenti e raggiungere soddisfacenti obiettivi scolastici.

 

3) DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO SCOLASTICO: COSA FARE? 

 

Le difficoltà di apprendimento scolastico possono spaventare, ma rimboccandosi le maniche possono essere affrontate e gestite. Il primo passo, quello più importante, è conoscerle e comprenderle, come si diceva in precedenza, perché ciò permette di attivare i più opportuni percorsi e strategie di gestione, anche con il supporto di professionisti dell’apprendimento. Senza tale comprensione si rischia che le difficoltà possano peggiorare, cronicizzarsi e generare una forte frustrazione non solo allo studente, ma anche alla famiglia e alla scuola. Al contrario, se ben capite e trattate, è molto minore il rischio che compromettano il benessere attuale e che deviino il percorso di vita futuro. Rispetto a quest’ultimo punto, è da sottolineare come le difficoltà scolastiche, a prescindere dalla loro natura, abbiano il potere di influenzare fortemente le scelte formative e quindi lavorative, future, riducendo potenzialmente le possibilità della persona.

Il prossimo episodio affronterà il tema dei disturbi specifici dell’apprendimento (DSA), una delle cause più frequenti di difficoltà scolastiche importanti.